L’arte di essere mortali

Festival della bellezza al Castello Sforzesco.

Ho scoperto che Alessaandro D’Avenia non è antipatico come temevo. Al di là di qualche deriva spallettiana in salsa palermitana è davvero un affabulatore affascinante e intelligente.
Presenza e non rappresentazione.

Compiere il proprio destino.

Seguire la vocazione.

La mortalità che dà un senso alla vita.

Le sue parole mi hanno ricordato questo post che ho scritto qualche anno fa.

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